cane e gatto sul prato, Clinica Veterinaria Modena Sud

Filariosi: prevenire è meglio che curare!

La filariosi è una pericolosa malattia parassitaria che colpisce il cane, il gatto e il furetto con conseguenze che possono essere letali. Viene trasmessa dalle punture di zanzara ed ha il suo picco nella stagione calda. L’unica arma a nostra disposizione è la prevenzione.

FILARIOSI: DUE TIPI DI MALATTIA

I nostri animali possono essere colpiti da due tipologie di filariosi:

  • filariosi sottocutanea: provocata dal parassita Dirofilaria repens o Dipetalonema reconditum, ha conseguenze solo sulla pelle e può essere contratta anche dall’uomo.
  • filariosi caldiopolmonare: causata dal parassita Dirofilaria immitis, non è pericolosa per l’uomo ma può essere letale per il cane e per altri animali domestici.

La filariosi cutanea è genericamente diffusa in tutta Italia mentre quella cardiopolmonare, una volta circoscritta all’Italia centro-settentrionale, si sta rapidamente diffondendo in tutto il paese. Nuovi focolai di questa malattia nascono in aree non endemiche a causa del surriscaldamento globale e di una maggiore predisposizione a viaggiare delle famiglie con il proprio cane.

Il periodo di maggior pericolo è quello in cui sono attive le zanzare, da febbraio a novembre con un picco nei mesi estivi.

La filariosi cardiopolmonare non colpisce solo il cane ma può colpire anche gatti e furetti. In questi animali il parassita cresce meno e vive per periodi più limitati, ma può essere con più probabilità letale perché infesta cuori e vasi sanguigni molto più piccoli di quelli del cane.

COME SI TRASMETTE?

Quando una zanzara punge un animale infestato dalla filariosi cardiopolmonare, insieme al suo sangue succhia anche alcune microfilarie che, alla puntura successiva, saranno inoculate nei tessuti di un altro animale. Nel nuovo ospite le microfilarie iniziano a crescere e a spostarsi verso il cuore dove, divenute ormai vermi adulti (fino a 30 centimetri di lunghezza), possono cominciare il loro ciclo riproduttivo producendo altre microfilarie.
L’invasione colpisce solitamente l’arteria polmonare, la vena cava inferiore e l’atrio destro del cuore. È quindi doveroso, anche per questi animali, effettuare un trattamento di prevenzione simile a quello previsto per i cani.

PREVENIRE E’ MEGLIO CHE CURARE!

La filariosi può essere prevenuta efficacemente somministrando ai nostri animali diversi tipi di prodotti:

  • tavolette o pastiglie: vanno date all’animale una volta al mese per tutto il periodo di presenza delle zanzare.
  • fialette: da applicare come l’antipulci sulla schiena dell’animale una volta al mese per tutto il periodo di presenza delle zanzare.
  • iniezione: da far fare al veterinario una volta l’anno, mette al riparo da eventuali dimenticanze nella prevenzione.

Prima però di iniziare un piano di profilassi con questi prodotti è fondamentale chiedere al veterinario quale sia la strategia migliore per il proprio animale ed è doveroso effettuare un test di screening per verificare che l’animale non sia mai venuto a contatto con il parassita. Il test consiste in un piccolo prelievo di sangue, in quanto bastano poche gocce, che è possibile effettuare dal medico veterinario affinché venga accertata la negatività del nostro animale prima della stagione calda e quindi si possa dare inizio al piano di prevenzione. 

La prevenzione ha un’importanza notevole in quanto la terapia per la cura degli animali infetti è lunga e complicata ed espone i nostri amici a notevoli rischi cardiopolmonari che vanno dall’embolia a pericolose infezioni. Una volta uccisi i vermi con farmaci specifici a base di sostanze tossiche, occorre far stare l’animale a riposo assoluto per diverse settimane per permettergli di liberarsi dei vermi morti, che possono comunque ostruire arterie e altri vasi sanguigni.

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