Cos’è e qual è la sua utilità?
Tutti abbiamo sentito parlare almeno una volta del pedigree quando si tratta di cani.
C’è però molta confusione e mala informazione riguardo a cosa sia nello specifico e a cosa serva questo documento.
Innanzitutto, la parola “pedigree” deriva dal francese pied de grue, ovvero “zampa di gru” poiché, anticamente, la forma delle ramificazioni degli alberi genealogici ricordava l’impronta di una gru.
Il pedigree è dunque un certificato che attesta la provenienza del cane, riportandone la genealogia paterna e materna. Non ha nulla a che vedere, come credono in molti, con il libretto sanitario, bensì si tratta di un documento che attesta ufficialmente e legalmente l’appartenenza del cane ad una determinata razza identificata sul documento in questione.
Perché un cane possa essere registrato nei libri genealogici, accessibili e consultabili online sul sito dell’ENCI (Ente Nazionale Cinofilia Italiana), i suoi genitori devono essere obbligatoriamente registrati a loro volta.
Il pedigree, in altre parole, è qualcosa di molto simile ad un certificato di nascita del cane, in cui sono indicati:
- i dati anagrafici e identificativi del cane come razza, nome, sesso, data di nascita, colore del mantello, ecc;
- il numero di microchip del cane;
- il numero d’iscrizione del cane nei libri genealogici;
- la genealogia del cane quindi genitori, nonni, bisnonni e trisnonni;
- i premi vinti dagli antenati del cane;
- i dati anagrafici del proprietario e dell’allevatore;
- i diversi eventuali passaggi di proprietà del cane.
Un cane senza pedigree non è legalmente considerabile come “cane di razza pura”, nonostante conservi tutte le qualità fisiche e morfologiche della razza.
A cosa serve nella pratica?
Sebbene si tratti di una sorta di conferma della “nobiltà” del cane che lo possiede, va detto che, a differenza di altri paesi esteri, i pedigree in Italia non ha particolari utilità di carattere pratico. Semplicemente, un cane che ne è sprovvisto, non potrà partecipare a nessuna manifestazione ufficiale come esposizioni o prove di lavoro.
Dal nostro punto di vista, qualunque sia l’origine di un cane, la cosa più importante che bisognerebbe ricordare quando si ha intenzione di accogliere un nuovo cucciolo nella propria quotidianità è capire, con consapevolezza, se si è davvero preparati per accudirlo e fornirgli tutte le cure ed attenzioni di cui ha bisogno, indipendentemente dal fatto che esso possegga o meno un pedigree, sottoponendo il nuovo amico a 4 zampe ad un controllo approfondito di un veterinario qualificato che saprà sicuramente dare consigli preziosi su come accudire l’animale in base alle caratteristiche della razza e/o semplicemente alle caratteristiche proprie del singolo esemplare.

