Al fianco dei nostri pet fino all’ultimo momento
Come accade a noi esseri umani, anche i nostri animali domestici prima o poi purtroppo ci dovranno lasciare. Alcuni di noi hanno già vissuto quei terribili momenti in cui giunge l’ora di dare l’estremo saluto al proprio migliore amico, ma non tutti, sanno quali dovrebbero essere le procedure necessarie da applicare in seguito al decesso di un animale da compagnia.
In caso di morte naturale, il primo passo deve essere quello di contattare il proprio veterinario in modo che certifichi ufficialmente il decesso.
Potrebbe anche capitare di dover ricorrere ad eutanasia per interrompere le sofferenze del nostro pet, in caso di gravi malattie debilitanti e incurabili. In entrambi i casi, il veterinario sarà chiamato a redigere un certificato di decesso che dovrà poi essere consegnato dal proprietario dell’animale all’Asl entro circa 15 giorni dalla morte.
Per noi è importante capire ora come poter occuparci del corpo del nostro amato compagno defunto.
È certamente possibile, qualora uno possieda un cortile privato, seppellire l’animale nel proprio giardino provvedendo però ad avvertire sempre il veterinario, che si occuperà delle pratiche necessarie per la rimozione del microchip del cane defunto dall’anagrafe nazionale.
La sepoltura potrà essere eseguita soltanto se il nostro cane non sarà deceduto a causa di malattie infettive trasmissibili.
Una possibile alternativa potrebbe anche essere la cremazione. In questo caso specifico, ci si potrà rivolgere al proprio veterinario per informazioni in merito al servizio di cremazione.
A seconda delle volontà del proprietario sarà poi possibile ricevere un’urna contenente le ceneri del proprio animale.
Nei comuni più sensibili esiste oggi anche la possibilità di far seppellire il proprio animale domestico in un cimitero per animali: recandosi al cimitero con un certificato di morte firmato dal veterinario si potrà garantire al proprio pet uno spazio a lui dedicato nel cimitero per una durata che potrebbe variare tra i 5 anni e i 10 anni.
Su questo tema molto delicato, sebbene esistano delle direttive europee in merito, in Italia non siamo ancora dotati una vera e propria legge nazionale e dunque, ogni Regione, Asl e Comune può dare direttive specifiche a riguardo.
Per questo motivo consigliamo, in caso di dubbi rispetto alla corretta procedura da seguire, di contattare o il proprio veterinario di fiducia oppure direttamente Asl o Comune di appartenenza.

